Il caffè corretto
Gli stranieri definiscono il caffè corretto an italian beverage, ossia una bevanda italiana. Effettivamente l’abitudine di correggere il caffè con una goccia di liquore è un’usanza tutta nostrana. Inoltre anche se il caffè corretto si può trovare nella tradizione in tutte le regioni italiane, i modi di preparazione possono variare da luogo a luogo.
La ricetta originale del caffè corretto, sembra provenire dall’Italia settentrionale, dove si prevede l’aggiunta di una dose di grappa. Anche se è preferibile non superare i 5 ml di liquore, per non rovinare troppo la cremosità del caffè. La grappa migliore per preparare il caffè corretto è quella che viene fatta con ingredienti provenienti da più vitigni, perché ha un sapore più aromatico che ben sposa quello amaro del caffè.
Se in Veneto, Friuli, Val d’Aosta e Lombardia, il caffè si beve con la grappa, al sud nel Salento il caffè è corretto con i liquori a base di anice.
Il caffè poi si può correggere con altri liquori come il brandy, il Baileys o la crema di whisky, più gradita a molti perché essendo a base di panna, zucchero addolcisce molto il sapore amaro del caffè.
Il caffè corretto e qualche piccola curiosità sugli abbinamenti:
Caffè al maraschino: come lo beveva Nico Giraldi, il Maresciallo reso celebre da Tomas Milian. Il maraschino è un liquore tipico della Dalmazia, derivato dai noccioli di amarena.
Caffè al bicerìn: il bicerìn è un liquore torinese a base di cioccolato gianduja. Dolce e cremoso, nei bar storici di Torino viene servito direttamente in tazzina insieme al caffè, con l’aggiunta di una scorzetta di limone.
La Moretta: è il non plus ultra dei caffè corretti: alla base ci sono rum, brandy e liquore d’anice, miscelati con zucchero e scorza di limone o di arancia. L’espresso viene poi aggiunto delicatamente in modo che i due strati rimangano separati. Una delizia!
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